La Nocciola Piemonte I.G.P. e il territorio

La Nocciola Piemonte IGP si riferisce ai frutti in guscio, sgusciati e semilavorati ottenuti dalla cultivar di nocciolo Tonda Gentile Trilobata la cui produzione avviene in Piemonte e prevalentemente nell’areale compreso tra le colline delle Langhe, Roero e Monferrato.

Il Piemonte su cui ha origine la Nocciola Piemonte IGP è una regione che vanta ben cinque siti iscritti nell’UNESCO tra cui l’areale di Langhe – Roero e Monferrato.
Ciò a conferma del fatto che l’uomo ha saputo sapientemente integrarsi con questo territorio mantenendone inalterate le caratteristiche geo morfologiche a tal punto da far riconoscere lo stesso come parte integrante del Patrimonio Mondiale. Il sito UNESCO comprende panorami mozzafiato con colline coltivate a noccioleti e vigneti, si può passeggiare tra torri e castelli medioevali, fermarsi nei borghi storici e assaporare le specialità tradizionali del territorio, insomma una Regione da visitare!

I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta)

L’IGP identifica i prodotti agricoli e alimentari originari di un territorio in cui si svolge almeno una delle fasi di produzione e ai quali sono attribuibili: la qualità, la reputazione e altre caratteristiche particolari di pregio.
La Nocciola Piemonte IGP è soggetta a un Disciplinare di Produzione che stabilisce le caratteristiche del Prodotto, dalla cultivar all’area di produzione, ai sistemi di coltivazione, alla commercializzazione e all’etichettatura. L’IGP Nocciola Piemonte è stata riconosciuta ufficialmente con Decreto Ministeriale il 2 dicembre 1993.

Caratteristiche

La Nocciola Piemonte IGP è particolarmente apprezzata per i suoi parametri qualitativi quali:

  • Resa elevata alla sgusciatura

  • Gusto ed aroma eccellenti dopo tostatura

  • Elevata pelabilità naturale

  • Sapore fine e persistente

  • Buona conservabilità grazie a un basso contenuto di grassi

Storia

Il nocciolo è stato uno dei primi fruttiferi utilizzati e coltivati dall’uomo, rappresentando già per le prime popolazioni nomadi una importante fonte di energia. Nel 1806 Napoleone, a seguito della guerra contro l’Inghilterra, impone il blocco delle importazioni da quel paese, tra cui il cacao, rendendolo quasi introvabile e a prezzi proibitivi. I maestri pasticceri torinesi iniziarono a miscelare il poco cacao rimasto con la più economica Nocciola Tonda Gentile Trilobata; fu la nascita di un nuovo prodotto chiamato Gianduja.
Verso il 1930 si diffonde nelle Langhe la coltivazione del nocciolo grazie all’appassionata attività del Prof. Emanuele Ferraris il quale dimostrò all’epoca come l’albero del nocciolo fosse più resistente e duraturo della vite.

Gastronomia

La Nocciola Piemonte IGP va conservata in ambienti freschi e ventilati, al fine di evitare l’eventuale irrancidimento. Si possono mangiare appena colte o dopo l’essiccatura. Il prodotto è prevalentemente utilizzato nell’industria dolciaria per la preparazione di creme, torte, gelati o come ingrediente nel tipico cioccolatino piemontese, il gianduiotto, e nel caratteristico torrone natalizio, dove la nocciola costituisce l’ingrediente fondamentale ed esprime al meglio le proprie caratteristiche. La nocciola ha inoltre una funzione ornamentale in pasticceria se ridotta in granella. Non solo, sono molti gli usi anche in molti piatti salati.

Salute e Benessere

La nocciola oltre ad un contenuto significativo di aminoacidi essenziali e di vitamina E, risulta particolarmente ricca in lipidi. In particolare, la frazione lipidica è costituita per oltre il 40% da acidi grassi monoinsaturi (come l’acido oleico) e presenta il più alto rapporto monoinsaturi/polinsaturi rispetto all’altra frutta secca.
Recenti studi sembrano dimostrare gli effetti positivi di un consumo regolare di nocciole sulla salute umana.
È infatti confermato che una dieta ricca in acido oleico (lo stesso acido grasso presente nell’olio extra vergine d’oliva) consente di mantenere il cosiddetto “colesterolo cattivo” a bassi livelli nel sangue, e di innalzare i livelli del “colesterolo buono”.